Formazione Diisocianati? Il docente deve essere Formatore per la Sicurezza

Grazie al collega Fabrizio Demattè, che ha sottoposto il quesito all’Helpdesk REACH del MISE, possiamo chiarire questo importante aspetto.

Secondo la restrizione 74, la formazione deve esser condotta da persona competente in salute e sicurezza e avere competenze specifiche negli argomenti elencati come essenziali per la formazione. Nella FAQ di ECHA sul tema non si specifica un titolo di studio ma si ribadisce che questa formazione professionale del docente deve essere dimostrabile.

La stessa restrizione però fa anche un decisivo cenno alle normative preesistenti, al punto 6 "disposizioni stabilite dallo Stato membro in cui opera l'utilizzatore... gli Stati possono attuare o continuare ad applicare i loro requisiti nazionali per l'uso di tali sostanze”.

In Italia quindi cooperano sui diisocianati la Restrizione 74 e gli articoli 37 e 227 del D. Lgs81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.

Pertanto la “qualifica di esperto in materia di sicurezza e salute” – indicata dal Regolamento REACH al paragrafo 4 -, in Italia si traduce nel possesso dei requisiti di Formatore Sicurezza dettati dal Decreto interministeriale del 06.03.2013.

Ovviamente, come si legge nella Q&A ECHA n.1917, il datore di lavoro italiano è responsabile di selezionare il formatore che rientri nei requisiti applicabili in Italia.

Per quanto riguarda invece alla possibilità di ricevere la formazione obbligatoria sui diisociatati tramite prodotti e-learning registrati (come anche i sincroni), la piattaforma di somministrazione e il soggetto gestore, devono rispettare i criteri chiariti con l’Interpello n. 7/ 2018 della Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro (articolo 12 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81), anche per la formazione sull’uso professionale sicuro dei prodotti che contengono diisocianati.