SI E NO; i soggetti possono avvalersi di documentazione cartacea (esito negativo di tampone, certificato di guarigione), per accedere senza il green pass. Questo aspetto rappresenta una possibilità per il lavoratore e non un obbligo, poiché contengono informazioni protette dalla privacy. I verificatori non potranno comunque registrare tale dato, ma solo verificarne i parametri. Mentre il lavoratore che ha appena effettuato la prima dose di vaccinazione, se non è soggetto guarito da malattia Covid, deve effettuare un tampone fino allo scadere dei 15 giorni.
SI; per la norma sono tenuto a controllare chiunque effettui un’attività lavorativa all’interno della mia organizzazione, anche a titolo di volontariato, apprendistato, tirocinio o alternanza scuola/lavoro. Mentre per quanto riguarda servizi esterni di pulizia o comunque service esternalizzati, con contratti continuativi o per una moltitudine di giornate di lavoro, prevedere un controllo a campione o all’ingresso identico a quello ideato per il controllo dei propri dipendenti.
NO E SI; per le aziende private non esiste un obbligo, ma semplicemente un’indicazione preferenziale di eseguire giornalmente i controlli sulla totalità all’ingresso. La norma lascia la libertà di effettuare con la modalità a campione, al minimo di un 20% e comunque in grado a rotazione di coprire tutto il personale dipendente e la possibilità di eseguire controlli anche dopo l’accesso in azienda. Il consiglio è quello di effettuarli comunque sia per le modalità a campione che totali giornalmente e all’ingresso. Mentre per le pubbliche amministrazioni il decreto lo prevede giornaliero.
NO; non sussiste un obbligo di informazione ai dipendenti su chi effettuerà i controlli. Per limitare contenziosi e limitare le tensioni interaziendali è consigliato esporre in bacheca i nominativi delle persone autorizzate e nominate al controllo dei Green Pass.
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